mercoledì 22 febbraio 2012

Se la luce artificiale danneggiasse davvero il cervello?

La notizia nasce dai risultati di una ricerca degli studiosi dell’Università dell’Oregon.

Secondo tali studiosi, l’eccessiva esposizione alla luce potrebbe renderci vittime del cosiddetto inquinamento luminoso. Troppa luce influirebbe negativamente sui nostri sistemi vitali, compromettendo il corretto funzionamento di cellule e bioritmi.

I ricercatori hanno concluso che lo sfasamento dell’orologio biologico potrebbe innescare una neuro-degenerazione con conseguenze gravissime: hanno addirittura parlato di perdita di abilità motorie e nei casi più estremi di morte.

I loro esperimenti si sono basati sulle mosche della frutta, i cui meccanismi biologici possono essere associati a quelli umani. Su due gruppi campioni sono state indotte due differenti mutazioni: la prima ha influito sui cambiamenti dell’orologio biologico, la seconda sullo stimolo per l’invecchiamento.

Nel primo campione è stata poi riscontrata una riduzione del 30-50% della durata di vita, associata a perdita di capacità motorie e vere e proprie carenze cerebrali. Studiando effetti come questi sull’eccessiva illuminazione a cui siamo sottoposti, possiamo ricavare indici importanti per ridisegnare i nostri stili di vita e di consumo energetico: troppa luce artificiale distrugge il nostro organismo, e per produrla noi stessi distruggiamo risorse ambientali.

Un cambiamento di paradigma è ormai necessario,riprova ne è che anche il consumo di energia elettrica non è più un modo per vivere meglio, ma un’ulteriore minaccia al nostro benessere.

Ridurre i consumi è un orientamento costruttivo per il futuro: salvaguardiamo la salute e, soprattutto, impariamo a utilizzare risorse alternative. Per fortuna ogni giorno i progressi sulle energie rinnovabili ci offrono nuove soluzioni in ottica green living, aiutandoci un passo alla volta ad entrare in un nuovo concept di vita.

Le aziende che si muovono già per aiutarci a cambiare stili di vita e di consumo ci sono, ed alcune di esse sono frutto di anni di studio e di passione.

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