mercoledì 22 febbraio 2012

Le bottiglie dell’acqua, arrivano le eco compatibili


Le bottiglie di plastica da cui siamo soliti bere l’acqua minerale, una volta gettate nel cestino della spazzatura, divengono materiale altamente inquinante che impiega migliaia di anni a decomporsi.
Secondo recenti statistiche, infatti, l’industria dell’acqua in bottiglia sarebbe capace di produrre una quantità di rifiuti così ingente, da riempire tutta l’area di una stanza 12 metri per 12 metri in soli 74 secondi.

Ciò che forse molti non sanno, però, è che alcuni impianti di produzione dell’acqua stanno muovendo i primi passi verso prodotti cosiddetti green, spostando i propri investimenti su materiali nuovi, come le plastiche a base di piante, dette bioplastiche.

I vantaggi sono molti e soddisfacenti nell’uso di questi nuovi materiali: dal costo di produzione, che è quasi uguale a quello delle bottiglie tradizionali a base di petrolio, all’aspetto stesso del contenitore che riesce a non cambiare rispetto al passato.

Esse garantirebbero, inoltre, una fonte di reddito permanente per il settore dell’agricoltura e si attestano, perciò, come un primo passo verso una terra più verde. Esistono, quindi, bottigliette di tutti i tipi anche tra quelle eco-compatibili: da quella completamente derivata dall’amido di mais, degradabile in soli 80 giorni, a quella fatta di zuccheri vegetali smaltibili attraverso combustione con impatti ambientali veramente irrisori, a quelle in PET riciclabile fatta al 30% di materiale vegetale.

Tali risultati verso un maggiore rispetto per l’ambiente sono stati resi possibili anche grazie a molte realtà che da anni operano nel settore delle energie rinnovabili e si sono fatte carico di formare e informare sulle novità e sui progressi raggiunti in tali ambiti dalla tecnologia.

Ricordiamo infine che la miglior acqua da bere in termini di sostenibilità, ove possibile, rimane quella del rubinetto di casa...

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